Recensione action cam Yi 4K
Ho approfittato della possibilità di passare un pomeriggio insieme ad un auto mitica come la Lancia Delta Integrale, per provare le doti della Yi 4K, la seconda generazione di action cam di Yi, una delle tante aziende che orbitano nella galassia di Xiaomi.
Design e materiali
Prendendo in mano la Yi 4K la camera da una buona sensazione di robustezza. naturalmente è realizzata interamente in plastica, con finiture discrete e un’assemblaggio più che buono. Il design è semplice, lo definirei molto tedesco, nel senso che non concede nulla di particolare alla fantasia e tutto è funzionale al servizio che deve svolgere.
Un unico porta per connettere il cavo micro usb sul lato sinistro e uno slot dove va inserita la batteria da 1400 mAh e la scheda microSD nella parte inferiore. Molto comoda come sempre la presenza di un attacco a vite sul fondo che mi ha permesso di utilizzare comunque l’attacco a ventosa per attaccarla ad esempio alla delta senza la custodia in plastica. E a conferma di quello che vi ho appena detto cioè della semplicità, è presente un unico tasto che serve sia per accendere la camera che per attivare la registrazione o lo scatto.
Già in effetti non serve altro visto che sul retro vi è un display touch capacitivo da 2 pollici, che è uno dei punti di forza della Yi 4K. Si tratta di un display di buona qualità che grazie ad un’ottima risposta al tocco, combinata con un’interfaccia incredibilmente reattiva, regala un’esperienza di utilizzo, che è una delle note più piacevoli che ho trovato nell’utilizzo sul campo di questa Yi 4K.
Funzionalità
L’interfaccia in effetti, seppure in lingua inglese, è una delle più chiare e intuitive che abbia mai provato su una action cam e con pochi swipe e pochi tocchi da accesso a qualsiasi impostazione o modalità di utilizzo, aspetto che forse talvolta si tende a sottovalutare eppure è quello che distingue un buon prodotto da uno troppo economico. Di fatto ciò rende la Yi 4K assolutamente indipendente e utilizzabile in qualsiasi contesto in cui sia facilmente raggiungibile.
Ciò però non vuol dire che non sia piacevole utilizzare anche l’app per smartphone, che è la stessa della precedente Yi è vero, ciò nonostante funziona bene e permette il pieno controllo della camera, nonché come ormai ci si aspetta da questo tipo di prodotti, anche il download dei file direttamente sullo smartphone. L’interfaccia è abbastanza facile da utilizzare anche se onestamente non è così curata come ad esempio quella della Ezviz S5 di cui vi ho parlato in un precedente video.
Per quanto riguarda la scheda tecnica non starò certo ad elencarla, ma è davvero completa di tutto ciò che attualmente si possa desiderare su una action cam. A partire da un sensore capace di riprese in 4K fino a 30 fps, che arrivano addirittura a 120 se si riprende in Full HD, modalità che io prediligo perché mi garantisce una migliore fluidità delle immagini e soprattutto permette l’utilizzo della stabilizzazione ottica, stabilizzazione che si rivela utile in alcune circostanze ma che da problemi quando si cammina a piedi.
Qualità video
La qualità video della Yi 4K è assolutamente di alto livello e che in condizioni di buona luminosità ma anche contro sole, regalano riprese molto buone, ben definite e con colori naturali. Direi sorprendente anche la resa a bassa luminosità dove la Yi 4k si comporta come uno smartphone di fascia alta, il rumore c’è è vero, ma le immagini sono comunque piuttosto fruibili, sebbene sia chiaro che non è questo l’utilizzo principale di un prodotto del genere.
Direi ottime anche le foto a 12 mpx, foto molto grandangolari è vero, ma che si prestano molto bene nel caso di panorami tipo questo e anche per le foto valle lo stesso discorso che per i video, discrete prestazioni anche in caso di luminosità bassa.
Non manca naturalmente la possibilità di eseguire time lapse, con la possibilità di impostare gli intervalli, io ad esempio in questo caso ho impostato 10 secondi ed ecco il risultato.
Impressionante anche la modalità slowmotion a 720p e ben 240 frame al secondo.
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